WINTER NOISE
Il mare d'inverno, un teatro vuoto che mi ha sempre affascinato ed attratto in tal misura da ricorrere, spesso, nei miei sogni.
Forse perché più che un teatro vuoto l'ho sempre considerato un palco allestito splendidamente, senza sagome di spettatori, tutto a mia completa disposizione.
Ritengo a tal punto importante questo elemento da aver rimandato a lungo un progetto che sentivo di dover descrivere con mezzi capaci garantire al racconto una forma quasi solenne.
Solo recentemente ho realizzato, però, che ricercare quella forma significava, in qualche modo, anche sottrarre importanza ad un contenuto che avrebbe dovuto essere l'assoluto protagonista.
E così ho scattato con il primo mezzo che mi sono ritrovato in mano, producendo una serie che, in origine, avrebbe dovuto essere niente di più di una raccolta di appunti visivi da riscrivere, poi, in un secondo momento.
L'ho lasciata così, un foglio di brutta che racconta un istante di quel teatro senza pubblico ma con me, in prima fila, a godermi lo spettacolo.
[continua]